12 maggio, lunedì

Manfredonia, notizie e cronaca

Una domenica, tre destini. Ma il cuore resta biancoceleste

In un lunedì italiano che profuma ancora di pioggia primaverile e routine non estiva, c’è qualcosa che riesce sempre a bucare la monotonia: lo sport. È il linguaggio comune delle città di provincia, il teatro delle speranze collettive. E a Manfredonia, questa domenica ha regalato un trittico di emozioni forti, sentimenti contrastanti che ci raccontano molto più di tre risultati.

Il Manfredonia Calcio ce l’ha fatta. Dopo mesi di ansie, fatiche e tensioni, la salvezza è realtà. Il Presidente Rotice l’ha detto con voce rotta dalla fatica ma ferma nella fede: “Non abbiamo mai smesso di crederci”. E l’allenatore Franco Cinque ha parlato di “sofferenza immensa”, ripagata da un finale che sa di liberazione. La squadra ha difeso il suo posto, e con esso un pezzo di dignità cittadina, un senso di appartenenza che unisce sugli spalti come nei bar, nei salotti e nei cuori.

Al PalaDante, invece, il sogno del Basket Angel si è infranto. La serie C resta un miraggio, almeno per ora. Mesagne ha avuto la meglio nella decisiva gara 3. Ma chi ha seguito questa squadra sa bene che il risultato non cancella la crescita, né l’impegno di chi ha fatto della pallacanestro una missione comunitaria. La gratitudine è dovuta. Il futuro, ancora tutto da scrivere.

Più amaro, purtroppo, il verdetto per il Calcio a 5: la squadra retrocede dalla Serie A. È una notizia che fa male, che brucia. Ma anche questa è parte del gioco: sapere perdere, stringersi, rialzarsi. E il pubblico sipontino saprà sostenere anche questa ripartenza, perché lo sport – come la vita – è fatto di cicli. E in ogni caduta si cela la possibilità di un nuovo inizio.

Mentre lo sport infiamma i cuori, la città non resta ferma. Riaprono le vie del mare con il bando della linea per le Tremiti, la cultura chiama con la cripta della Basilica di Siponto pronta a mostrarsi in tutto il suo mistero, il Festival del teatro scolastico si reinventa itinerante.

Manfredonia oggi si racconta così: tra una rete che salva, un canestro che sfuma, una porta che si chiude. Ma sempre con la testa alta e il cuore aperto. Perché lo sport, qui, non è solo sport. È un modo per essere comunità.


Fonti

Il Sipontino

StatoQuotidiano

ManfredoniaNews

FoggiaToday

✍️ A cura di VisitManfredonia


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